Non si può riassumere in una sola parola la vita e la carriera di Aimée Mullins; è atleta, modella, attrice, attivista ma non solo. Sin da piccola si è dovuta reinventare, quasi alla ricerca di nuovi limiti da abbattere.
Il giorno del suo primo compleanno le vengono amputate le gambe sotto le ginocchia per via di una malformazione congenita ma a due anni sa già camminare sulle protesi.
A chi le chiede della sua condizione di disabile, lei risponde che il dizionario non è ancora efficace, visto che traduce il termine solo con concetti negativi, mentre lei, con la sua disabilità è andata ben oltre quello che fanno i cosiddetti normodotati. Infatti all’età di 17 anni fa già suo un primo record: è la più giovane donna ad avere un pass di massima sicurezza al Pentagono dove lavora come analista grazie a una borsa di studio per merito.
A 20 anni è anche un’atleta di basket: la prima amputata a gareggiare per la sua università in un campionato di massimo livello con atleti normodotati. Nel frattempo intraprende con successo sia la carriera di modella (memorabile l’apertura dello show londinese di Alexander McQueen nel 1999) sia la carriera di attrice.
In un’intervista ha detto: “la mia storia non è soltanto il reagire a una disabilità. È l’averla saputa usare in maniera innovativa”.

Immagine di David Shankbone – Opera propria, CC BY 3.0.